Nella giornata di chiusura dell’anno scolastico la scuola secondaria dell’Istituto Comprensivo Spoleto 2 ha voluto dedicare un momento ufficiale alla consegna dei patentini per l’uso consapevole dello smartphone, a tutti gli alunni che hanno partecipato al progetto “Un patentino per lo smartphone” coinvolgendo tutta la comunità educante dei plessi Manzoni, Pascoli e Pianciani. Nell’aula magna della sede centrale sono stati convocati, nell’arco della mattinata del 9 giugno, genitori e ragazzi per una cerimonia ricca di significati che ha certificato l’acquisizione delle competenze digitali nell’utilizzo dello smartphone. Competenze, sì, ma anche responsabilità, necessaria affinché l’uso del digitale diventi un’opportunità e non uno svantaggio. In linea con gli obiettivi  di Erasmus+ 2021-2027 più inclusivo e accessibile, più lungimirante e digitale del precedente, l’Istituto Comprensivo, con la partecipazione a questo progetto, sull’uso consapevole dello smartphone, si riconosce in linea con gli obiettivi Erasmus + nell’attuazione del Piano d’azione per l’istruzione digitale. Con la mobilità e la cooperazione transnazionale, effettuata già dallo Staff nel corrente anno scolastico e quelle che prenderanno il via per gli studenti nel prossimo, le opportunità di apprendimento aumenteranno, offrendo spunti supplementari per tutti all’interno dell’Istituto spoletino.

Alla presenza del dirigente scolastico Mario Lucidi e della prof.ssa Zinghinì, referente del progetto per l’Istituto, la prof.ssa Maria Rosaria Fiorelli, responsabile del progetto dell’Ufficio Scolastico Regionale dell’Umbria, ha consegnato personalmente, nell’aula magna della Pianciani, i patentini ai 280 alunni e simbolicamente, anche ai 200 alunni di Pascoli e Manzoni che contemporaneamente consegnavano i patentini ai propri alunni.

Durante la mattinata la prof.ssa Fiorelli ha coinvolto gli alunni accompagnandoli in alcune riflessioni sul progetto, i suoi aspetti positivi e le criticità riscontrate, ponendo l’accento su una questione di rilievo: “Gli studi scientifici evidenziano ormai in modo certo il fatto che un uso precoce o scorretto del digitale possa provocare danni cognitivi, relazionali, emotivi, sociali e motori, diventa dunque fondamentale stringere un’alleanza tra gli adulti che si occupano dei ragazzi, e i ragazzi stessi, attraverso la condivisione di un patto educativo genitori – figli in cui le parti lavorino insieme verso l’acquisizione di consapevolezza nell’utilizzo dello smartphone”.